## CAPITOLO PRIMO. LA NUOVA FONTE DI ENERGIA ### Sezione 7 E poi la storia racconta, con accattivante semplicità, della sua discesa da questa estatica visione della realtà. "Poco dopo ritornai in me, e cominciai a sentire freddo e un po' di fame." Gli venne in mente l'Ufficio di Soccorso John Burns che sorgeva sul Lungotevere del Tamigi. Si aprì un varco attraverso le gallerie dei librai e la National Gallery, che ormai da più di dodici anni rimanevano aperte continuamente giorno e notte a tutte le persone decorosamente vestite, e attraversò i roseti di Trafalgar Square, e così, passando per il colonnato degli alberghi, giunse al Lungotamigi. Conosceva da tempo questi ammirevoli uffici, che avevano spazzato via dalle strade londinesi gli ultimi mendicanti, i venditori di fiammiferi e tutti gli indigenti occasionali, e credeva che, naturalmente, avrebbe potuto procurarsi un buono per il cibo e un alloggio per la notte e qualche indicazione su un possibile impiego. Ma non aveva fatto i conti con i nuovi problemi del lavoro, e quando giunse al Lungotamigi trovò l'ufficio irrimediabilmente congestionato e assediato da una folla numerosa e piuttosto indisciplinata. Si aggirò per un po' ai margini della moltitudine in attesa, perplesso e sgomento, e poi si accorse di un movimento, un intenzionale allontanarsi della gente, su attraverso gli archi dei grandi edifici che erano sorti quando tutte le stazioni ferroviarie erano state trasferite sul lato sud del fiume, e così fino alle vie coperte dello Strand. E qui, nell'aperto bagliore della mezzanotte, trovò disoccupati che mendicavano, e non solo mendicavano, ma mendicavano con sorprendente audacia, dalla gente che usciva dai piccoli teatri e da altri luoghi di intrattenimento che abbondavano in quella via. Questa era una cosa del tutto senza precedenti. Non c'era stata mendicità nelle strade londinesi per un quarto di secolo. Ma quella notte la polizia era evidentemente poco disposta o incapace di far fronte ai indigenti che stavano invadendo quei quartieri ben tenuti della città. Erano diventati impassibilmente ciechi a tutto tranne che al disordine manifesto. Barnet camminò attraverso la folla, incapace di indursi a chiedere l'elemosina; in effetti il suo portamento doveva essere stato più valoroso delle sue circostanze, perché racconta che due volte gli fu chiesta l'elemosina. Vicino ai giardini di Trafalgar Square, una ragazza con le guance arrossate e le sopracciglia annerite, che camminava da sola, gli parlò con una particolare cordialità. "Sto morendo di fame," le disse bruscamente. "Oh! povero caro!" disse lei; e con la generosità impulsiva della sua specie, si guardò intorno e gli fece scivolare in mano una moneta d'argento... Era un dono che, nonostante il precedente di De Quincey, avrebbe potuto, secondo la repressiva legislazione sociale di quei tempi, portare Barnet a portata della frusta carceraria. Ma lui la prese, confessa, e la ringraziò come meglio poteva, e se ne andò molto volentieri a procurarsi del cibo.